L'EAA non stabilisce standard specifici di accessibilità o requisiti di conformità, perché vuole lasciare flessibilità alla legge. La scheda ufficiale dell'EAA afferma che la legge "non prescrive soluzioni tecniche dettagliate su come rendere un sito web conforme", anche se la legislazione contiene requisiti generali ed esempi non vincolanti. Ad esempio, l'EAA stabilisce che un sito web o un servizio digitale non deve essere limitato ad un'unica modalità di interazione, vale a dire che i contenuti audio devono essere accessibili anche tramite sottotitoli e il testo scritto tramite uno screen reader.
In pratica, tuttavia, ci sono molte indicazioni che indicano che le aziende devono rispettare gli standard EN 301549. Per prima cosa, è naturale che i regolatori consultino il documento ufficiale dell'UE che definisce l'accessibilità del web quando valutano la conformità del sito web.
In secondo luogo, è stato fatto ripetutamente riferimento allo standard EN 301549 nel periodo precedente alla codifica dell'EAA, anche nel testo della proposta legislativa.
Infine, l'European Disability Forum (EDF), che è uno dei principali sostenitori non governativi dell'EAA, ha fatto diverse raccomandazioni formali affinché la norma EN 301549 sia la base della legislazione europea sull'accessibilità. Dato che l'EDF è stato uno dei consulenti chiave nella formulazione dell'EAA, è quasi certo che i regolatori seguiranno la guida del gruppo anche su questo punto.